Il labirinto della mente

03.12.2021

Cosa sarebbe peggio, vivere da mostro o morire da uomo per bene ? Questo interrogativo rappresenta la chiave di lettura di tutta la vicenda del thriller psicologico "Shutter island". Il protagonista, Teddy Daniels, ufficiale e detective deve investigare la sparizione di una paziente dell'ospedale psichiatrico dell' isola di Shutter, colpevole di aver ucciso i propri figli. Teddy però nasconde le motivazioni personali: trovare Andrew laeddis, apparentemente legato ad un episodio drammatico della sua vita. Con il procedere delle indagini l'ospedale gli vieta l'accesso a informazioni importanti, ostacolandolo. Teddy cosi inizia a sospettare perfino di se stesso. Infatti, nel finale viene rivelata la realtà dei fatti: il protagonista non è un detective ma un paziente dell'ospedale e Andrew è il suo vero nome. Si trova lì a causa dell uccisione della moglie dopo aver perso il senno vedendola annegare i loro figli. Nella sua mente però, Teddy è un eroe e la continua ricerca nel risolvere il caso della famosa paziente non è altro che un modo per affrontare il dolore e dare sollievo al suo senso di colpa.

Come vediamo in Shutter Island viene affrontato indirettamente il tema della psicoanalisi. Il regista Martin Scorsese infatti decide di indagare nella mente umana ispirandosi alle teorie del padre della psicoanalisi: Freud.

Alcune scene del film sono tutt'altro che casuali, come ad esempio il clima nel film, che per tutta la prima parte è nuvoloso per poi peggiorare in una pioggia che man mano diventa sempre più aggressiva. Il cielo disordinato e nuvoloso veniva paragonato da Freud al subinconscio in contrapposizione a quello limpido della consapevolezza.

La psicoanalisi viene considerata la terza grande rivoluzione della storia occidentale (dopo quella copernicana e darwiniana) grazie alla scoperta da parte di Freud, di una zona buia della ragione: l'*inconscio*

L'inconscio è come un serbatoio al di fuori della coscienza dove sono nascosti i nostri ricordi, i nostri sogni. Freud sostiene che gli eventi traumatici vengono dimenticati dal paziente (come nel caso di Andrew); si tratta di una sorta di meccanismo di difesa del paziente stesso.

Questi eventi vengono custoditi nell'inconscio e Freud attraverso l'ipnosi cerca di far affiorare questi ricordi.

Gli studi di Freud partono dallo studio dell'isteria, una malattia organica delle donne che solo in seguito si capì fosse uno stato patologico. Freud decise di approfondire il caso di Anna O., una giovane donna che soffriva di isteria. Questa malattia la portava ad avere diversi sintomi tra cui l'*idrofobia*. Attraverso l'ipnosi Freud capì che l'idrofobia era stata causata da un evento traumatico avvenuto nell'infanzia, dimenticato dalla paziente ma custodito nell'inconscio, che la portava a non bere.

È difficile far riaffiorare un ricordo ormai dimenticato poiché bisogna andare contro "forze" esercitate da paziente stesso. Affinché questo accada il paziente e lo psicoterapeuta devono istaurare un rapporto, chiamato da Freud, TRANSFERT. Questo rapporto consiste nella massima fiducia da parte del paziente verso lo psicoterapeuta, che non deve sentirsi giudicato ma libero di esprimere qualsiasi cosa.


                                                                                                  A cura di Miriam Cigno

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